L'azione poetika
Skizofrenico da star male,
perdo i miei pezzi di metallo,
nascosti con rigore tra budella e vene,
incrosto le ginocchia tra lattine di birra
e mi scaglio pieno di sete tra le strade innervate di noia.
Non oso più, il tempo mi è nemico,
nella stanza che mi contiene
chiudo il mio corpo per non esporlo alla luce,
per non ricevere raggi pronti a consumarmi,
a spaccarmi,
come sangue che zampilla in eterno,
come fluido che si mastica e si ingurgita,
nel ritmo instabile